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"Mia figlia ha reazioni strane..."


Riceviamo una telefonata da Marika, una donna di 40 anni, madre separata, la cui preoccupazione riguarda i repentini cambiamenti di comportamento e le reazioni nervose della sua quattordicenne. Questi comportamenti hanno avuto inizio dopo il divorzio con il marito, padre della ragazza.






Dopo aver ricevuto l'incarico, un team di investigatori cominciò a scrutare da vicino i comportamenti della giovane sin dalle prime ore del mattino. Attuando un servizio dinamico, monitoravamo le sue attività prima e dopo la scuola, nel pomeriggio e in alcune occasioni serali, quando le era concesso uscire con gli amici.

Dopo una settimana di intensa attività investigativa, riuscimmo a evidenziare alcuni tratti distintivi del suo comportamento. In modo costante, prima di entrare nel liceo tecnico frequentato dalla ragazza, trascorreva circa 30 minuti con altri coetanei in un parco vicino alla scuola, dove si presumeva consumasse sostanze sospette che per odore e aspetto richiamavano alla mente la "marijuana". Questo comportamento si ripeteva anche all'uscita dalla scuola, ma in modo più marcato durante il tragitto verso la fermata dei mezzi pubblici, dove in alcune circostanze manifestava atteggiamenti e reazioni "aggressive" nei confronti di studenti più giovani.





La sua condotta cambiava radicalmente nel pomeriggio e la sera, quando si univa a un gruppo diverso da quello scolastico. In quel contesto, la ragazza assumeva un atteggiamento più regolare e non emergivano segnali di utilizzo di sostanze o alcolici.

Al termine dell'indagine, grazie alle informazioni raccolte, la madre, consultata da una psicologa esperta, riuscì a comprendere meglio la problematica della figlia e ad adottare il comportamento più appropriato per affrontarla. Dopo poche settimane, ricevemmo la gratitudine della Signora Marika, la quale ci ringraziava per il fondamentale contributo che aveva permesso di guidare la figlia fuori da un pericoloso "tunnel".

 
 
 

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