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Investigazioni Aziendali

Caso_01
"Hanno notato il mio dipendente in palestra durante il permesso Art.104..."
Veniamo contattati a mezzo e-mail dal responsabile personale di un'azienda, il quale chiedeva un possibile incontro presso i loro uffici per delucidazioni su un possibile caso da affidarci.
Dopo aver accettato la proposta di incontro presso l'azienda, venimmo accolti dal titolare e dal responsabile risorse umane. Vennero esposti i fatti emersi grazie a "voci di corridoio" e sospetti da parte del titolare. I dubbi riguardavano un capo reparto aziendale, che durante le ore di permesso art.104 fu notato frequentare una palestra nelle vicinanze dell'abitazione.
Avviamo l'attività investigativa prendendo in considerazione le giornate e le ore di permesso richieste per dare assistenza alla madre. Durante gli accertamenti, il soggetto interessato all'indagine non fu mai notato prestare assistenza alla madre, oltretutto residente e domiciliata a 30 chilometri dal suo domicilio.
I rilievi effettuati documentarono il soggetto, nelle diverse giornate, presso una palestra ed una spiaggia sul lago di Como anzichè impegnato a prestare assistenza alla parente.
Conclusa l'attività e consegnata la relazione investigativa, l'ufficio legale dell'azienda impugnò il licenziamento per giusta causa del dipendente.
Caso_02
"Il mio dipendente continua a rinnovare la malattia..."
Contattati da un'azienda leader del settore "Food", ci viene richiesto un appuntamento per cercare di risolvere un problema con un dipendente.
Raggiunto il responsabile personale dell'azienda, ci venne esposto il dubbio che i dirigenti aziendali avevano nei confronti di una dipendente che da diversi mesi continuava a rinnovare i "permessi di malattia" Permessi dovuti a causa di in infortunio ad un arto superiore, di conseguenza la difficoltà a muovere con agilità gli arti durante l'attività lavorativa.
Dopo due giorni un team di investigatori iniziò a monitorare il soggetto per verificare in primo luogo il rispetto degli orari di reperibilità per eventuali visite "inps", ed in secondo luogo la veridicità dell'infortunio o comunque se sussisteva la necessità del riposo. Dopo una settimana di attività, terminato il servizio, evinsero diverse situazioni gravi. La prima, il soggetto non rispettava gli orari di reperibilità dovute per le eventuali visite di controllo "inps", il soggetto durante il giorno si muoveva serenamente tra locali, shopping ed attività di baby sitter a livello famigliare. Il secondo fatto non meno grave, emersa un'attività lavorativa praticata dal soggetto, nello specifico svolgeva attività di pulizia saltuaria presso appartamenti ad uso turistico, ed in alcuni casi si notò anche il perfetto uso degli arti superiori durante attività di carico e scarico di attrezzature e biancheria sporca.
Grazie al report investigativo ed alla testimonianza oculare, l'azienda impugnò il licenziamento per giusta causa e dopo qualche mese, il nostro assistito vinse la causa.

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